Linguaggi da Favola

Preambolo

Nell’anno scolastico 2021-2022 sono 316mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (+5% rispetto al precedente anno scolastico). Gli alunni che presentano un
bisogno educativo speciale superano l’8% degli alunni iscritti. Più della metà sono alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (51,8%); l’altra quota più importante è rappresentata dallo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (35,4%).
Rispetto all’anno scolastico 2017/2018 la presenza di questi studenti all’interno della scuola risulta in aumento del 23% (+113mila circa).

Nella scuola secondaria di primo grado gli alunni con bisogni educativi speciali, esclusi i ragazzi con disabilità, rappresentano ben il 12,3% degli alunni iscritti, contro il 7% nella scuola primaria; negli ultimi quattro anni l’incremento più consistente si osserva però nella scuola secondaria di secondo grado dove sono aumentati di circa 85mila unità. La maggiore concentrazione è negli Istituti professionali e di tipo artistico, in cui rappresentano, rispettivamente, il 17,5% e il 16,6% degli iscritti. Nettamente inferiore la
loro presenza all’interno dei Licei, scientifico e classico (intorno al 5%). Questi studenti sono in aumento anche nella scuola dell’infanzia, con un rapporto sul totale degli iscritti che passa dallo 0,9% all’1,3% in quattro anni.

L’analisi dei piani didattici personalizzati permette la stesura del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), uno strumento che consente alla scuola di programmare e organizzare in tempo le risorse necessarie per i propri alunni e contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi. Nell’anno scolastico 2021-2022, quasi la metà delle scuole (45%) ha attuato una programmazione a lungo termine, predisponendo il PAI sia per l’anno scolastico in corso sia per quello successivo; meno consistente è invece la quota di scuole che si sono avvalse di una programmazione a breve termine, provvedendo alla stesura del PAI per un solo anno scolastico (32%). Resta purtroppo una quota del 6% di scuole che non ricorrono ad alcuna programmazione, percentuale che sale fino all’8% nelle regioni del Nord.

Fonte:
Report – L’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ | A.S. 2021-2022


Violenza

La ricerca scientifica ha verificato in tutti questi ultimi anni come l’aggressività non sia in realtà un istinto, e dunque non sia affatto inevitabile. Oggi sappiamo con certezza che la violenza non è innata, non è presente sin dall’inizio nella vita del bambino, ma è una alterazione, un disfunzionamento che si produce successivamente solo quando non vengono soddisfatti in pieno i bisogni del bambino.
Se l’ambiente circostante non riesce a far sentire il bambino pienamente accettato, compreso, valorizzato, la rabbia (che normalmente deve essere solo l’ultimo mezzo a cui il bambino ricorre quando tutte le altre modalità non hanno avuto effetto) finisce per accumularsi, per crescere e cronicizzarsi, fino a diventare aggressività, tendenza alla distruttività, bullismo, cattiveria, incapacità di usare una forza calma, serena e gioiosa.

Una ricerca effettuata dalla Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale (a partire dallo studio di casi clinici, dal lavoro diretto con l’infanzia e l’adolescenza, e dall’attività che da anni essa svolge con insegnanti ed operatori sociosanitari) mostra come si stiano dilatando eccessivamente funzionamenti di durezza, di agitazione, di aggressività, alimentando un terreno su cui si innestano poi alterazioni, patologie, comportamenti devianti, comportamenti di violenza.
Appare ogni giorno più urgente cercare di fermare il crescere della violenza e delle intolleranze favorendo lo sviluppo di una vera cultura della legalità e della solidarietà, capace di portare nel mondo una nuova speranza. Molto si è speso per diffondere in bambini e in adolescenti concetti di legalità e solidarietà; ma perché questi sforzi risultino veramente efficaci, bisogna che incidano sui funzionamenti di fondo delle persone, sui loro processi più profondi, non limitandosi solo alla sfera più superficiale, solo ai livelli della consapevolezza e della volontà.

Fonte:
Alle radici della violenza | psicologiafunzionale.it |
© 2012 – 2023 SOCIETÀ ITALIANA DI PSICOTERAPIA FUNZIONALE

Progetto Editoriale

Cos’è la parola?
Un percorso fatto di elaborazione anche visiva, di pensiero critico che nella sua sintassi diventa costrutto verbale. E più il nostro vocabolario si amplia (codici), meno frustrazioni comunicative avremo.

Senza la parola siamo muti, in un silenzio che non è riflessione, ma impotenza.

Il mio obiettivo è aumentare le parole dentro ognuno di noi, e perchè passare per la favola ed il disegno libero?
Perchè la lettura arricchisce la nostra immaginazione ed il nostro vocabolario, mentre l’opportunità di disegnare crea percorsi di riflessione, analisi, ricerca, una fase propedeutica alla voglia di sapere di più, che si traduce in disegno (segno) magari da interpretare, ma comunque esercizio di un’azione portata a termine. Un tassello nella rete di eventi di un bambino, ragazzo, adulto, che è stimolo per andare alla ricerca di altre parole.

Questo progetto editoriale nasce dalla consapevolezza di voler (e dover) supportare e dare, e l’idea tocca 2 aree di sviluppo della persona fondamentali:

  • La capacità di comunicazione personale (attività neuronale – acquisizione di codici del linguaggio attraverso la raccolta di parole).
  • Capacità di interazione sociale (attività emotiva – consapevolezza emozionale e conseguente capacità di lettura di sé stesso e dell’altro).

La frustrazione del non saper esprimere se stessi e non riuscire a gestire il dialogo sociale porta a forme di violenza psicologica e fisica che potrebbero essere contrastate proprio dal grado di espressività personale. In questo contesto il “libro” ha il compito di aggiungere qualcosa al bagaglio emotivo del lettore, che sia lo spunto per un sogno o la capacità di elaborare nuovi pensieri grazie a nuove parole.

Leggi, Senti, Crea

L’interattività di questo libro è dato dall’assenza di immagini (dalla copertina alla storia) proprio per dare libertà di espressione a chi legge. Questa “mancanza” diventa possibilità per tutti i bambini e ragazzi nella fascia d’età tra gli 8 e i 15 anni e ancor di più, per le persone BES. Vista la particolarità del libro che lascia esprimere il pensiero attraverso la creazione di percorsi artistici, con l’utilizzo di linguaggi verbali e non, più vicini alle esigenze di ogni singolo lettore.

Progetto di ricerca – Scuole, Associazioni & Persone BES

L’idea è quella di dare un libro ad ogni ragazzo BES nei 3 anni delle scuole medie, così da poter creare uno “studio”, attraverso l’analisi dei disegni, da valutare insieme a psicologi, sociologi, psichiatri, pedagoghi e neurologi.

I risultati degli studi dei libri darebbero la possibilità di creare un archivio pubblico dal quale reperire informazioni (sito web). Il progetto potrebbe essere finanziato da: PON, Scuola Viva, Ministero dell’Istruzione, Associazioni.

I libri sarebbero restituiti ai singoli lettori, così da far creare una loro personale libreria creativa, dando anche la possibilità di ricevere altri libri (con storie differenti) dopo la fine del percorso di scuola media primaria. Con i lavori degli alunni/lettori, si potrebbero creare mostre all’interno delle scuole/associazioni, per dar vita a tavoli di scambio con professionisti e famiglie.

Un libro da “co-creare” a partire dalla copertina, così da sviluppare una memoria da conservare tra le cose più care.

Un libro da “co-creare” a partire dalla copertina, così da creare una memoria da conservare tra le cose più care.

Progetto per le scuole

Quali strumenti abbiamo contro il bullismo e contro la dispersione scolastica? Cosa possiamo fare per rendere la scuola un momento di bellezza sociale?

Dobbiamo partire dalla parola amore, non solo quella romantica e super utilizzata per ogni cosa, ma quella viscerale e inattaccabile, che sgorga passione ed emozioni.

Chi insegna dovrebbe emozionarsi più degli scolari, perchè nessun messaggio sarà recepito senza una adeguata spinta emotiva reale, perchè chi ascolta, ha bisogno di certezze. C’è bisogno di dialogo, di ascolto, di ripetizione e anche di attimi di pausa.

La scuola è la casa della cultura e della crescita, e la meraviglia dovrebbe pervadere ogni angolo di essa, le persone (tutte) le aule, i laboratori, le mense, gli spazi comuni e le strade che portano ad essa, tutto dovrebbe essere studiato per dare bellezza. Spero che l’idea di questo libro possa far scattare la voglia di bellezza, il bisogno di emozione e la capacità (innata) di amare.

La possibilità di esprimere il proprio sentimento creativo dopo la lettura, potrebbe essere motivo di dialogo per la consapevolezza emotiva.

Percorso

  • Lettura della favola
  • Q/A con l’autore
  • Disegno

Opportunità:

  • mostre con i disegni dei ragazzi
  • tavole rotonde con i genitori per parlare di comunicazione

Progetto per le Associazioni

Ogni libro della collezione avrà sempre una pagina dedicata alle Associazioni che si occupano di sviluppo e di tutela della persona. La presenza nel libro sarà sempre gratuita e basata sull’operato della singola. Il logo, il sito web e una descrizione daranno modo di conoscere le Associazioni.

Le Associazioni potranno richiedere il libro per progetti ed iniziative con la possibilità di brandizzarlo/personalizzarlo. Potranno venderlo al prezzo di copertina (consigliato) e trattenere il 40% al netto delle spese di produzione. In occasioni speciali, si potrà trattenere tutto il ricavato al netto delle spese di produzione.

All’interno del libro la possibilità di ospitare riferimenti ad Associazioni che si occupano
di sociale e sviluppo personale.

Il libro

Questo è un libro attivo, in grado di regalare spunti emotivi e pratici per lo sviluppo cognitivo del lettore (il ragionamento, l’intelligenza, il linguaggio e la memoria). Il libro ha internamente la storia in italiano per la lettura e pagine bianche per lo sviluppo creativo.

Ogni pezzo della storia ha la sua pagina per dare sfogo all’immaginazione.

Le immagini

“Illustrazioni cadute dal libro”, utilizzabili oltre che per la lettura del racconto, anche per crearne di nuove, o per abbellire la camera.

Le immagini “cadute dal libro” sono pronte a supportare il racconto o a crearne di nuovi.

Extra

Il libro è spedito in una scatola che racchiude la lettera ai “grandi” e una matita. Anche la scatola è bianca e può essere personalizzata ed utilizzata per contenere memorie.

Workshop
Linguaggi da favola è anche un workshop adatto alle scuole. Il racconto delle favole in italiano ed inglese (per l’Italia) con l’ausilio di illustrazioni stampate e/o proiettate. Q&A con l’autore e sessione di disegno.

From Lidia – Bristol 2015
From Vanessa – Bristol 2017
From Vanessa – Bristol 2017
From Creations by Nicky – Italia 2019
From Elena – Italia 2020
From Elena – Italia 2020

Lettera dell’autore

Il nostro linguaggio è fatto di parole e di azioni, insieme sono espressione di chi siamo e chi saremo. É importante conoscere le parole, ancor di più quelle delle emozioni (i loro nomi) e coltivarle, per liberarsi dalla frustrazione emotiva che non rende giustizia a quello che “sentiamo” dentro di noi.

Questo progetto prova a fare entrambe le cose, con un libro attivo, dove la lettura si intreccia al pensiero per diventare espressione, emotiva e creativa, così da allenare al racconto un po’ in più di noi, agli altri e a noi stessi.

La violenza, in ogni sua forma può essere sconfitta dalla consapevolezza del sé e dalla capacità di esprimere. Dobbiamo aiutare i nostri piccoli eroi del futuro ad allenarsi al dialogo, all’ascolto, alla condivisione. Dobbiamo fare un passo indietro per portare avanti il futuro di altri 100 anni, e questo è possibile solo donando equilibrio ed essenziale.

Questa proposta è la prima di una serie di 15 storie, racconti che vogliono diventare raccolta di memorie e di emozioni, la mia preghiera a voi “piccoli” adulti e/o adulti dal cuore “giovane”, è di non proteggere il libro dalla forza dei vostri piccoli “grandi” sognatori. Lasciate che lo utilizzino e lo consumino, e magari aiutateli a distruggerlo a colpi di sogni.

Un giorno, riguardando questo libro “imbrattato” di passione, troverete una memoria pronta a regalarvi un sorriso e/o una lacrima di gioia.

Ricordatevi che:

“Non esistono concetti troppo difficili per un bambino, solo adulti svogliati!”

Grazie.