Fatacchie

Il progetto “Fatacchie” nasce nel 2007 dall’incontro quasi fortuito tra Max Spera e Nicola Lisci a Roma. L’idea è di utilizzare una delle storie per sviluppare un progetto/start-up di quello che dovrebbe diventare un cartone animato. Al gruppo si aggregano Antonio Ostuni (web) Alessandro Landi (musica) Martina Cimarelli (traduzioni) Martina Talucci (traduzioni) Ivan Pergasi (animatore). Nel 2010 a Londra entra a far parte del team Nadia Ostacchini, che rende la storia un audio-book attraverso la sua compagnia teatrale “Tricolore Theatre Company”.

Team

Sinossi

Nei nostri sogni, nei nostri pensieri, ci sono delle immagini, dei personaggi, che il più delle volte dimentichiamo nel giro di pochi secondi, o non ricordiamo affatto. Ma ci siamo mai chiesti da dove arrivano quelle immagini? Chi sono i personaggi che vediamo? E se ci fosse un mondo vicino al nostro dove si lavora perché tutto questo avvenga?

Un mondo in cui si organizzano casting, prove, si attrezzano studi e si creano scenografie, il tutto, per dare a noi la possibilità di sognare e creare. Ma ancora di più, siamo sicuri che questo mondo sia diverso dal nostro? E se anche lì per avere la parte principale, del sogno più bello dell’anno, devi essere amico di… parente di…?

Trailer

Personaggi

AudioLibro (Inglese)

Voice over from Tricolore Theatre Company

L’AudioLibro è stato sviluppato da Nadia Ostacchini e la Compagnia “Tricolore Theatre Company”. Gli attori sono: Nadia Ostacchini, Phil Gerrard e Eugenia Caruso. Supporto tecnico di Peter Sutton. L’audio è stato registrato presso “Maxability” in Southgate – London, UK. 2011

Prodotti

La storia (non tutta)

Nel mondo dei sogni e dei desideri vivono tanti personaggi della nostra fantasia e, altri che ancora devono essere creati. Nella città di Story Town vivono i personaggi più famosi di tutte le storie e racconti, ma siamo sicuri di conoscere la realtà delle cose? Secondo voi, perché un personaggio della fantasia diventa famoso ed un altro no?
Poco lontano da Story Town c’è Favola City che è il punto d’arrivo (a volte definitivo) per gli
aspiranti P. F. (Personaggi Famosi), è qui che si intrecciano storie di delusioni e di vittorie, ed è qui che inizia il nostro racconto, dietro le quinte di un mondo che ci rivelerà una realtà sconvolgente. C’è una categoria, che da sempre vive sotto i riflettori e raccoglie consensi in ogni parte del mondo, è la Casta delle Fate: Madrine, Fate, Maghe, Fattucchiere, Aiutanti etc., insomma, il Gota della magia al femminile. Ma cosa c’è di vero dietro tutto questo, che sicurezza abbiamo noi che siano veramente magiche? Siete sicuri che Campanellino sappia volare? E la Fata di Pinocchio, prima di apparire sullo schermo, cosa faceva nella vita?

A queste e ad altre domande risponderemo grazie ad una nostra agente infiltrata che ha scoperto il passato di quattro donne, quattro vere maghe che oggi si occupano di tutt’altro (due gestiscono un bar, una fa dolci per una pasticceria, un’altra fa la cameriera in un pub). Sono quelle che nella più blasonata Story Town, vengono chiamate Fatacchie, donne magiche che non hanno raggiunto il successo e che oggi, dopo più di cinquecento anni di soprusi, ci sveleranno i segreti delle loro…pfui…”colleghe”. Adesso diamo la parola alla persona che ha scoperto tutto questo, una nostra infiltrata che per più di un anno ha girato in lungo ed in largo e da cima a fondo Favola City e Story Town, naturalmente per motivi di sicurezza non possiamo svelarvi il suo nome, la sua identità deve rimanere segreta, in futuro potrebbe scoprire altre sensazionali storie, ma adesso appassioniamoci a questa e, per cautela, chiameremo il nostro riferimento Ketty. Ci sei Ketty?

Ketty: ciao Capo! Certo, sono qui nel pieno della parata che apre i festeggiamenti per la
ricollocazione delle vere donne magiche all’interno delle favole, oggi le quattro donne si
presenteranno al grande pubblico e costituiranno il nuovo collegio della magia, l’unico che avrà il potere decisionale su quali maghe ed affini devono entrare nelle storie, ma adesso può partire il filmato che vi racconterà l’avventura delle nostre amiche e che darà al mondo reale e fantastico finalmente il polso di quello che succedeva fino a pochi giorni fa! A dopo!
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando per caso lessi su di un giornale che stavano cercando una Fata perché di li a poco avrebbero creato una nuova storia, il giornale di Story Town aveva nella pagina degli annunci un trafiletto con la data e l’ora del casting, naturalmente non avendo interesse per quella cosa non le diedi peso. Dopo qualche settimana un bel titolo a centro pagina annunciava che la Fata era stata trovata e che presto sarebbe stata presentata al pubblico, le iniziali riportate erano G. M.. Qualche giorno dopo, la foto della prescelta campeggiava sulla prima pagina di quasi tutti i giornali, era bella, anzi, bellissima, da fare invidia a Cenerentola, ma una cosa destò la mia attenzione e dopo la mia curiosità, il nome sotto la foto era: Giusy Nolan. La maggior parte di voi penseranno: “un errore di battitura può sempre capitare” e, in effetti, anch’io archiviai in quel modo la faccenda, ma, a distanza di una settimana e mezza dalla notizia, in un bar ascoltai le parole di un tizio che apparentemente sembrava matto. Nel locale si parlava della nuova Fata, ma lui sembrava contrariato e ad un certo punto interruppe la discussione degli altri dicendo: “…tanto si sa come funzionano queste cose…scommetto che quella non è nemmeno una vera fata”! Naturalmente tutti si misero a ridere e lui, contrariato, se ne andò. Ricordandomi dell’errore, lo seguì e lo fermai per chiedergli perché avesse detto quella cosa, e lui, continuò: “…lo vuoi sapere davvero? Sei sicura?

Io non posso dirti tutto, altrimenti l’incantesimo che ho addosso si avvererebbe, ma posso dirti che è tutto finto, è tutto un giro per fare soldi, le vere donne magiche sono tra di noi, sono quelle che fanno i lavori più umili, guardati attorno e scoprirai la realtà, adesso basta non ti posso dire di più e, non cercarmi, non ti potrei dire altro!”. In effetti si vedeva che aveva bevuto, ma il mio istinto mi diceva di provare a cercare qualcosa, dopo una veloce consultazione su internet e di alcuni archivi di un giornale, mi ritrovai davanti molti articoli che parlavano di “Fatacchie”, ovvero il termine con il quale le donne magiche di Story Town chiamano le donne magiche che non hanno superato i provini e vivono a Favola City. Grazie al mio amico Flash non mi fu difficile recuperare una lista di nomi di donne magiche: è un vero e proprio mago dei book fotografici, appena un aspirante P.F. mette piede a Favola City è a lui che si rivolge per il primo set fotografico. Naturalmente dalla lista presi solo i nomi delle ragazze che avevano fatto il servizio fotografico almeno nei cinquant’ anni precedenti, così da avere qualcuno che conoscesse la storia delle cose, Flash allora era ancora inesperto e usava dare anche i negativi alle ragazze, così non avevo nessuna foto delle tipe, ma in compenso avevo i loro indirizzi. La prima della lista si chiamava Marta Grimm, prima di provare a parlarle decisi di seguirla, in effetti non era quella che in gergo si può definire, una fatina (aveva i fianchi un pochino abbondanti e sicuramente un’ossatura massiccia), la seguì per qualche giorno e scoprii che gestiva un Bar insieme ad una sua amica, l’occasione di parlarle si presentò quando un giorno, approfittando della pioggia, decisi di entrare nel bar e ordinare qualcosa. Per fortuna il bar era vuoto e così iniziammo a fare amicizia senza che nessuno potesse disturbare…

Ketty: …beh in effetti non è facile per chi arriva inserirsi, qualche tempo fa era tutto più semplice, chi voleva lavorare nel mondo delle storie non pensava ai guadagni, era una vera e propria passione!
Marta: non credere, il potenziale delle storie è sempre stato sotto gli occhi di tutti e gia molto tempo fa per entrare si era disposti a tutto!
Ketty: vuoi dire che il mondo di Story Town è corrotto?
Marta: diciamo che non tutto quello che luccica è oro!

…quella sua affermazione mi incuriosì molto, ma naturalmente non potevo esagerare, rischiavo di far scoprire la mia identità. Dopotutto mi ero presentata come aspirante governante (a dire il vero io non so nemmeno cucinare)…

Ketty: dopotutto io non cerco un ruolo di primo piano, non pretendo di fare la Principessa, o la Fata, vorrei fare la Governante, accudire la casa, istruire i figli, nelle storie è un personaggio che non deve mostrare chissà cosa, il più delle volte appare appena!
Marta: è uguale, non è il peso che tu vuoi avere nella storia, ma il fatto che tu ci voglia entrare, ascolta, ti do un consiglio, se vuoi entrare in quel giro, devi conoscere le persone giuste, sono in pochi a decidere realmente chi deve entrare in una storia, gli altri sono solo approfittatori che al massimo ti fanno apparire in qualche sogno che poi verrà perso, sai quanti ne ho conosciuti!?
Ketty: ma dai! Allora anche tu sei un’aspirante P.F.!
Marta: lo ero, ma adesso non ci penso più, ho capito come vanno le cose e ho deciso di cambiare vita e, comunque non mi lamento, il bar è sempre stato il mio secondo sogno e adesso sono riuscita a realizzarlo!

…dopo quelle parole entrarono dei clienti e il nostro discorso si interruppe. Mi chiese di tornare, e passai il giorno seguente a convincere il mio capo che stavo seguendo un caso importante e che avrebbe dovuto tenermi sotto copertura. Per fortuna i miei ultimi articoli avevano avuto tutti la quinta pagina e così decise di assecondarmi per una settimana,avevo sette giorni per mettere sulla sua scrivania un fascicolo interessante, per non essere sbattuta fuori dal giornale. Preparai un falso curriculum che poi è quello che facevano tutti gli aspiranti P.F. , m’inventai un passato da pubblico degli spot (chi va a notare una persona in una folla in uno spot da mezzo minuto), e così iniziai la mia nuova vita da aspirante Personaggio Famoso. L’amicizia con Marta divenne tale che iniziammo a vederci nei suoi giorni liberi, mi presentò una sua amica, Laura Collodi, che tra le altre cose figurava nella lista di Flash, e mi rivelò che era una donna magica, fu a quel punto che decisi di rivelare la mia identità, dopotutto non riuscivo mai a parlare di qualcosa di interessante che potesse servirmi e, cosa più importante, mancavano solo due giorni alla consegna del dossier, così chiamai Marta, le dissi che volevo incontrarla e le raccontai tutto…

Marta: ma io so tutto!
…a quel punto divenni bianca e rossa e di qualche altro colore che era sconosciuto anche
all’arcobaleno…
Ketty: come sai tutto?
Marta: dovevi informarti, le donne magiche possono leggere il pensiero, non tutte, ma io si!
Ketty: e perché non mi hai detto niente?
Marta: perché ho visto che lo stai facendo per un motivo valido, non è solo per lo scoop, ma per provare a cambiare il sistema, il problema è che il sistema potrebbe essere troppo radicato per cambiarlo adesso!
Ketty: ma io sono sicura che qualcosa si può fare, se non sbaglio ci sono altre tre donne magiche che fecero i provini per delle grosse storie quando hai iniziato tu!
Marta: in realtà eravamo in quattro, io, Laura Collodi, Gina Rodari e Dorothy Disney!
Ketty: Dorothy? La tua socia del bar?
Marta: si proprio lei!
Ketty: perché non proviamo a riunirle tutte, parliamone vediamo cosa si può fare!
Marta: non penso, nessuno ha più voglia di lottare, lo abbiamo fatto per anni, l’ultima volta in cui mi sono rimessa in gioco è stato qualche settimana fa, ma è stata l’ultima volta!

…in quel momento ebbi un flash, Marta Grimm, le sue iniziali erano M.G. come quelle del
giornale…

Ketty: ma allora non è stato un errore!
Marta: no! Avevo vinto io, ma alla fine è successo il solito impiccio!
Ketty: ti prego Marta, pensaci, pensa a tutte le ragazze che verranno a Favola City con dei sogni come quelli che avevate voi, fatelo per loro, date loro un futuro fatto di possibilità vere!
Marta: proverò a chiamare le ragazze e vedremo, ti chiamo domani e ti saprò dire!
Ketty: vedi! Non è mai detta l’ultima parola!
Marta: a dire il vero mi ha convinta un’altra cosa!
Ketty: cosa?
Marta: quando sei entrata pensavi solo al tuo dossier per dopodomani, ma mentre cercavi di convincermi lo hai eliminato del tutto dalle tue preoccupazioni e hai pensato a tutte quelle ragazze che ogni giorno arrivano qui!
Ketty: ma leggi tutto quello che penso?
Marta: solo quello che mi riguarda!

…andai via fiduciosa che avrebbe fatto di tutto per convincere le ragazze, aveva ancora voglia di provare a tutti la sua bravura e, questo l’avrebbe spinta a rimettersi in gioco. Dopo una notte a guardare le ultime novità in televisione, mi svegliai al trillo del telefonino, era Marta, aveva convinto le ragazze e, ci saremmo viste a casa sua alle otto di sera. Quando entrai mi ritrovai davanti quelle che potevano essere definite cinque normalissime casalinghe e che niente sembrava avessero a che fare con il mondo sfavillante di Story Town, Marta mi aveva detto di mettermi un cappello e sotto di esso un foglio di carta velina (non potevano leggere il pensiero attraverso la carta velina), così sarei stata libera di pensare qualsiasi cosa senza sentirmi in imbarazzo, anche perché la prima cosa che notai e che tra le cinque, la più carina (per modo di dire) era proprio Marta… …Continua!